In anteprima mondiale, in pochi l'hanno già visto: La casa di Sam Raimi.
La casa di Sam Raimi è il cult per definizione. Per definizione cult è "un'opera che ha superato il livello del successo per arrivare a quello di notissima icona sociale, spesso al di là dei mezzi economici impiegati per produrla e malgrado il suo successo o insuccesso commerciale e critico" (wiki). Realizzato con 350.000 bucks, venerato da orde di zombie, dalla maggior parte dei demoni conosciuti (principalmente per via del Necronomicon ex mortis), da streghe, nani e burattini... ma anche da una buona fetta di fan dell'horror... entra di diritto nella schiera dei cult movies più importanti di sempre. Contrariamente a quanto si possa pensare, il film non è entrato in questa famigerata schiera solo per il basso budget, ma anche e soprattutto per le idee dannatamente brillanti di quel genio di Sam Raimi e per la presenza di Bruce "fucking" Campbell, nei panni di Ash.
Delle tante cose nominabili, quelle che bisogna tentare di non dimenticare sono: una botola, una motosega e un libro in vera pelle umana. Per associazione di oggetti e scene si può implementare la lista in questo modo: catena/botola, ascia/motosega e stop motion/Necronomicon. E poi: trucco del demone (foto)/catena/botola, splatter/ascia/motosega e decomposizione dei demoni/stop motion/Necronomicon. E continuare così fino al completamento della lista di cose da nominare, cioè finché non viene citato tutto il film. Del lato tecnico bisogna assolutamente ricordare la strepitosa inquadratura in soggettiva della presenza demoniaca, inventata totalmente da Raimi e chiamata shakeycam. Il punto di vista che terrorizza lo spettatore, di uno spirito risvegliato da versi arcani emessi dal nastro magnetico. Proprio da questo incomincio ad elogiare l'impianto sonoro della pellicola. Una notte terrificante piena di rumori di sottofondo spaventosi. Ogni effetto sonoro è fondamentale: il rumore metallico delle catene (prima per la botola, poi nella scena della motosega), lo sbattere assillante della panca contro la parete della casa, gli impercettibili suoni della foresta, le voci, la risata.
Nell'autobiografia di Bruce Campbell c'è un lungo e bellissimo capitolo dedicato al film, un pezzo veramente intenso che mostra cos'abbia significato, in tutti i modi, girare quella pellicola. :)
RispondiEliminain questo caso... 'autobiografia di Bruce Campbell' sto arrivando!!
EliminaIn genere non ne leggo di biografie ma per il Bruce potrei fare un'eccezione.
Fa parte della schiera di film che da piccolo mi hanno terrorizzato, ma che ora rivedrei più che volentieri (ti cito anche "splatters - gli schizzacervelli", se sei in vena di black comedy, il doppiaggio italiano è una cosa imperdibile).
RispondiEliminaHo rivisionato il 3 ormai un anno fa (se penso a quanto mi hanno fatto paura gli scheletri in stop motion e i mini-Bruce cattivi...), dei primi due ricordo pochissimo, ma direi che se mi organizzo ancora per passare il 31 ottobre con qualche amico so già che film portare per andare sul sicuro!
è vero, anche io lo associo a "splatters - gli schizzacervelli", devo averli visti nello stesso periodo pure io quando ero piccino... probably siamo dello stesso anno...
EliminaIl 3 quando l'ho rivisto tempo fa l'ho trovato divertentissimo. Bruce Campbell è un fottuto umorista! Da piccolo (e tutt'ora) adoravo la scena del pozzo...
Sì, di fatto penso che il 3 sia assolutamente divertente, Bruce ha le battute più toste della storia del cinema in quel film!
Eliminache dire, un must!
RispondiEliminathumbs up tutta la vita.
mille "un must e thumbs up" per La casa!!!!
Eliminadieci "Hip, hip, hurra!"!!
A costo di farmi insultare, preferisco il secondo perché è stato uno dei miei primi horror "seri".
RispondiEliminaCerto, ovviamente anche il povero, bistrattato Scott mi è rimasto nel cuore!
il secondo è meno rozzo, quasi un remake. Anche per me è più "bello". Al primo capitolo però rimango più affezionato...
EliminaScotty grande!!