29 ottobre 2011

Il mondo dei robot

regia. Michael Crichton
sceneggiatura. Michael Crichton
anno. 1973
genere. Fantascienza
cast. James Brolin, Richard Benjamin, Yul Brynner
Romamundia _ rilassamento romanesco tra gentil donzelle, nella gaiezza e festosità dei tempi.
Medioevonia _ la dura legge di corte, banchetti in onore della regina, cavalieri e armature di ferro.
Westernlandia _ la giornata del mandriano, sella e cavallo, risse da bar e duelli all'ultimo sangue.
Queste sono le attrazioni del parco divertimenti della Delos, androidi e scenografie a tema. In un futuro prossimo, il 2000. Per soli adulti, per tornare a divertirsi come bambini.
Cattivo dei cattivi direttamente da I magnifici sette... Yul Brynner!!!
Locandina non ufficiale realizzata dalla Methane Studios. Cult del genere, uno dei primissimi film ad utilizzare la computer grafica e ad anticipare molte tematiche poi sviluppatesi negli anni successivi.
Fantascienza anni '70 in cui il mito della macchina, ribelle o meno, comincia a ritornare di moda (non dimentichiamoci di Metropolis del 1927). Il robot visto come essere antropoide imprigionato nella sua struttura metallica-cibernetica, il concetto del libero arbitrio, dell'uomo creatore divino... ci si può ricollegare poi a Frankenstein di Mary Shelley. Andrebbero anche ricordate le Tre leggi della robotica di Isaac Asimov, infatti nel parco divertimenti i robot non possono arrecare alcun danno alle persone, ai clienti. Poi il presunto virus. L'agente esterno che porta Coscienza nella macchina, cogito ergo sum. L'anime Ergo Proxy ripropone questa tematica, con il virus Cogito che colpisce tutti gli autorave; la piccola Pino in tutto e per tutto una bambina, ma costruita, prodotto dell'uomo. Pinocchio. Forse l'esempio del burattino di Collodi calza a pennello per riassumere il concetto, da questo punto di vista. Si nasce o si diventa esseri umani?

24 ottobre 2011

Tutta la vita davanti

regia. Paolo Virzì
sceneggiatura. Paolo Virzì, Francesco Bruni
soggetto. Michela Murgia
anno. 2008
genere. Commedia
cast. Isabella Ragonese, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Elio Germano, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini
Dopo aver conseguito la laurea in filosofia, con votazione 110 cum laude, le porte del mondo del lavoro per Marta si sono spalancate. Quasi spalancate. Semi aperte. Trova un ripiego come baby-sitter nell'attesa di passare il bando di concorso per diventare ricercatrice.
Poi il lavoro part-time nel call center. Il mondo del precariato. Il macigno ciclopico dei lavoratori italiani. Passando tra sindacato, reality show e Heidegger, tenendo collegamenti emotivi tra Roma e Palermo, dedicandosi quel poco di tempo rimanente alla sua vita privata... l'odissea della neo-laureata Marta.
Sviluppo del romanzo Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria, scritto dalla blogger Michela Murgia. Punto della situazione sulle condizioni lavorative del paese, verità che molti giovani devono affrontare. La trama si sviluppa sul tipico intreccio da commedia, in cui la storia d'amore (carnale o platonico) rimane sempre uno degli argomenti fondamentali, con l'aggiunta di tematiche importanti da considerare principalmente come ottimi spunti riflessivi. Si mantiene sempre il dovuto livello di leggerezza, tanto da garantire una facile risata. In un paio di occasioni potrebbe cadere nel banale con elementi stereotipati, ma tutto si aggiusta con un sorriso. Anzi molto verte nell'ironizzare sugli stereotipi.
Non si tratta del miglior Paolo Virzì. Nonostante tutto però il regista rimane uno dei migliori pionieri della nuova ondata di commedie all'italiana. Poi per quanto mi riguarda sono pure un suo grande fan, caldamente consigliata la visione delle sue pellicole.
Della serie "precariato e call center", consiglio la visone del film Fuga dal call center di Federico Rizzo, versione milanese con al centro la figura grottesca di un neo-laureato in vulcanologia, interpretato da Angelo Pisani (quello del duo Pali e Dispari).

21 ottobre 2011

Nashville Skyline

autore. Bob Dylan
anno. 1969
genere. Country rock
assaggio.
Un Bob di campagna. Country croon d'eccezione, distante dalla sua tipica intonazione. Brani più leggeri ma molto spassosi. Registrato nel periodo post incidente motociclistico. Poche e brevi tracce, in totale 27 minuti.

12 ottobre 2011

Zatōichi

regia. Takeshi Kitano
sceneggiatura. Takeshi Kitano
soggetto. Kan Shimozawa
anno. 2003
genere. Jidai-geki
cast. Takeshi Kitano, Yuuko Daike, Daigorō Tachibana, Gadarukanaru Taka, Michiyo Ookusu, Tadanobu Asano
Il massaggiatore cieco, chiamato Zatoichi, dalla dimora non fissa, il vizio per il gioco d'azzardo e il bastone-katana. Arriva in un paesino sconosciuto dando modo alla sua storia di intrecciarsi con quella delle due geisha in cerca di vendetta, della zia O-Ume e del nipote, e del valoroso samurai Gennosuke Hattori.
Takeshi Kitano in triplice veste di regista, sceneggiatore e attore protagonista. Il suo è un adattamento cinematografico di un celebre personaggio letterario giapponese che per l'appunto vede realizzare in patria molteplici trasposizioni sulla sua figura. Un rifacimento americano del personaggio, per farsi un'idea, è reso famoso dall'illustre Rutger Hauer nel film Furia cieca.
Il maestro Akira Kurosawa ha sempre richiamato l'attenzione dei "giovani" cineasti giapponesi, inevitabile realizzare un film in quell'ambientazione storica senza passare per film che proprio quell'ambientazione hanno magistralmente e fedelmente riprodotto. Quindi come si può capire Kitano omaggia ampiamente e giustamente il grande maestro nipponico.
Nella pellicola non mancano le parti divertenti, grazie al fantozziano nipote e al grottesco aspirante samurai che si aggira per la dimora della zia in mutandoni, urlando e impugnando una lancia. Pregevole la colonna sonora, la quale raggiunge l'apice di simbiosi con le immagini nel ritmato lavoro dei campi dei contadini e nella scena di ballo finale. Di ottimissima fattura le scene di duello tra la furia cieca e le guardie samurai, con combattimenti visivamente impressionanti.
Viene fatto largo uso del flashback per raccontare il passato dei personaggi, la principale ragione che li ha condotti in quel paesino in quel determinato momento.

10 ottobre 2011

The Blade

regia. Tsui Hark
sceneggiatura. Koan Hui, Tsui Hark, So Man-Sing
anno. 1995
genere. Wuxia
cast. Vincent Zhao, Moses Chan, Collin Chou, Xiong Xinxin
Una storia che ruota attorno alla manifattura lame, fabbrica artigianale di forgiatura lame, quali spade o coltelli di ogni dimensione e funzone, la migliore, anzi l'unica manifattura lame degna di nota. La figlia del proprietario ci racconta di due operai innamorati di lei. Dal suo punto di vista solo il vincitore tra i due sarà suo sposo.
I due operai forgiatori, dipendenti della fabbrica, sono On e Testa di Ferro. Mentre si recano al villaggio per commerciare i prodotti della manifattura lame, incappano nell'aggressione di un monaco da parte di brutali banditi locali. Testa di Ferro lancia una sfida ai crudeli, irato dalla vista del corpo morto del monaco. Primo punto a sfavore della manifattura lame.
Si sviluppa contemporanemente la storia di On, la ricerca dell'identità del padre e dell'assassino tatuato, capace di volare, conosciuto sotto il nome di Fei Lung. Secondo punto a sfavore della manifattura lame.
Dall'unione di questi due punti scaturiscono le circostanze che portano alla perdita del braccio di On. Questo, mortalmente ferito rimane costretto ad abbandonare la manifattura. Una giovane ragazza povera, di nome Testa Nera, si prende cura di lui, dandogli le cure necessarie. Passa il tempo e così incomincia la nuova povera vita dello "storpio" On. Solo poi, scoprendo un antico libro lacero, presumibilmente riguardante le arti marziali, raggiunge una completa intesa e una perfetta destrezza nel maneggiare la spada tronca di quella che fu un tempo la spada di oltre 100 libbre del padre. Da qui segue una lenta ascesa verso una risolutiva vendetta.
Cinepresa movimentata, negli scontri permette al ruolo dell'azione di stare in primissimo piano; le successioni di immagini vengono così rese a tratti confusionarie. Stile sperimentale per il regista che ci delizia del suo punto di vista riguardo al genere "cappa e spada" orientale. Il livello di oscuramento di talune sequenze, come la narrazione frammentata (pur rimanendo cronologicamente lineare) e la voce narrante femminile fuori campo, potrebbero ricordare Ashes of Time di Wong Kar-wai.
The Blade è un rifacimento di un film molto popolare in Cina dal titolo One-Armed Swordsman, considerato il primo film Wuxia ad aver introdotto con risalto la figura di un violento eroe disagiato abile nel maneggiare le spade.

08 ottobre 2011

Iron Maiden: Flight 666

regia. Scot McFadyen,
Sam Dunn

soggetto. Iron Maiden
anno. 2009
genere. Documentario
cast. Dave Murray, Steve Harris, Bruce Dickinson, Janick Gers, Adrian Smith, Nicko McBrain
Partire per un tour mondiale non è semplice. Farlo in 45 giorni, impossibile. Se a farlo sono dei vecchi, epico!

"And the music plays on,
as the bride passes by
Caught by his spell and the mariner tells his tale."
Non si tratta di un DVD live (esiste pure quello, separatamente), ma di un documentario riassuntivo del tour mondiale; il tutto, compresso in un tempo complessivo di due ore circa, con stile documentaristico alla Turisti per caso (Patrizio Roversi, Syusy Blady).
L'aereo che deve trasportare tutta la band con troupe appresso, esternamente presenta subito segni di riconoscimento, aerografie e via dicendo. [Piccola nota: esilarante sentire negli aeroporti annunciare il volo six hundred and sixty six. Fine nota.]
Modificato in modo da poter disporre di una zona abilitata alle varie attrezzature (12 tonnellate), e una zona passeggeri riservata alla troupe, il velivolo deve sostenere un viaggio di circa 50mila miglia. Pilota il signor Bruce Dickinson che, spiega, volare è sempre stato il suo sogno fin da quando era bambino, e ci spiega come pilotare un aeroplano sia una grande prova di umiltà. Durante la fase di decollo, immancabile il coro dei passeggeri: you're shit and you know you are!!
I posti da raggiungere sono i più disparati (23 concerti in 5 continenti), quali quelle zone che difficilmente, se non mai, sono riusciti a raggiungere negli anni. Le persone, i ragazzi giovani fan sono tutti estasiati dall'opportunità di vivere sulla propria pelle un'esperienza unica. In molte tappe del viaggio sono presenti società con enormi privazioni economiche, soprattutto in sud-america, Colombia [nota: mancanza di ossigeno per l'altitudine elevata, fine nota] e avere uno svago del genere significa molto. In Cile addirittura sono sempre stati banditi con motivazioni che non saprei proprio dare senza dilungarmi troppo (motivi religiosi, oppure rivoluzionari, rimangono pur sempre una band musicale).
Toccante vedere migliaia di fan in giro per il mondo, sold out in ogni concerto.
Per due ore il mio sguardo da spettatore "televisivo" è stato da ebete incantato.
[Altra nota: non posso non citare la scena riguardante un prete brasiliano tatuato su tutto il corpo con immagini al 100% Iron Maiden. Spiega di trarre ispirazioni morali dai brani degli Iron e di estrapolare da queste sermoni per i fedeli della sua parrocchia. Fine nota.]
Il progetto è di due cineasti canadesi, appassionati della cultura heavy metal. Mostrano le varie fasi cronologiche del tour con l'inserimento occasionale dei migliori brani eseguiti nelle varie esibizioni. I momenti pre e post concerto, le pause relax tra una tappa e l'altra. Curioso notare come i componenti della band scelgano di rilassare i nervi: Janick Gers alla perenne ricerca di pub irlandesi, Adrian Smith giocando a tennis, Dave Murray e Nicko McBrain a golf. Tante risate, battute abbondanti... poi quando c'è Nicko la risata è assicurata!

"The mariner's bound to tell of his story
To tell this tale wherever he goes
To teach God's word by his own example
That we must love all things that God made."



"Iron Maiden's gonna get you!"

04 ottobre 2011

La storia fantastica

regia. Rob Reiner
soggetto. William Goldman
anno. 1987
genere. Avventura, Fantastico
cast. Cary Elwes, Robin Wright, Mandy Patinkin, André the Giant, Wallace Shawn, Chris Sarandon, Christopher Guest, Billy Crystal, Carol Kane, Peter Falk, Fred Savage
"ai tuoi ordini"

La storia viene raccontata dal nonno, lettura di un libro al nipote malato, costretto a letto. Il racconto narra le vicende del garzone Westley, del suo amore per Bottondoro e della separazione da essa, quando decide di andare in cerca di fortuna.
Proprio durante il viaggio viene assalito dal feroce pirata Roberts, ne diventa vassallo scampando miracolosamente alla morte. Dopo anni però, il pirata Roberts gli rivela di non essere il vero pirata Roberts e lo investe pirata Roberts a sua volta, lasciandogli il comando. Bottondoro nel frattempo, credendolo morto, si fidanza con il Principe Humperdinck. Imminenti le nozze reali quando entra in scena un misterioso uomo mascherato per salvare la principessa dalle grinfie di tre malviventi. Sconfiggendo l'acciaio, la forza e l'ingegno dei tre briganti, fuggendo oltre i pericoli della tenebrosa palude del fuoco, Bottondoro e il suo Westley scoprono il potere del vero amore. Noi il potere della narrazione.
Protagonista della fantastica avventura proprio Robin Hood in calzamaglia in persona, però vestito da Zorro. Cary Elwes in una delle sue primissime apparizioni. Lo accompagna una bellissima e giovanissima Robin Wright Penn, oggi ormai senza più il Penn (e forse nemmeno allora). Leggendarie le figure dei due compari unici e caratteristici, lo spadaccino spagnolo in cerca di vendetta (Mandy Patinkin) e il colossale gigante dalla forza bruta (André the Giant)... prima validi nemici ma poi uniti nel loro destino. Nota di merito per Billy Crystal nei panni del vecchio Max dei Miracoli, sempre mitico; poi della moglie di Max, Carol Kane capace di farsi ricordare per le sue comparse storiche, tipo fantasma del Natale presente in S.O.S.Fantasmi. Altra figura singolare degna di nota, una vecchia megera che appare in sogno alla principessa, profetica e strabiliante nella sua inquietudine. Poi ultimo ma non meno importante (recentemente scomparso), il bonario tenente Colombo (Peter Falk), invidiabile nonno racconta-storie. Ogni personaggio una storia... cuciteli insieme ed otterrete la storia fantastica!
Il fantasy realizzato negli anni ottanta-novanta ha dato un senso al genere che per anni è rimasto un punto di riferimento fondamentale, sia a livello cinematografico che culturale. Molte ne sono state le pellicole rappresentative e su tutte sono due quelle che mi sono rimaste particolarmente a cuore: La storia infinita e questo. Mentre il primo non lo rivedo da molto moltissimo tempo, La storia fantastica invece, per una qualche oscura ragione, mi sono imposto di recuperarlo e vederlo. Risultato... dolcissimo amarcord, nostalgia a mille, tuffo nei ricordi. Un film che consiglierei a chiunque perché reputo la storia una delle migliori avventure fantastiche (nel vero senso della parola) che uno spettatore dovrebbe vivere, almeno una volta nella vita... Assolutamente devo poi aggiungere una postilla per le splendide musiche firmate da Mark Knopfler (Dire Straits) e Willy DeVille; eccone un assaggio:

Storybook Love . Mark Knopfler . (testo Willy DeVille) . [link YouTube]

"Hola. Mi nombre es Iñigo Montoya. Tu as ucciso mi padre preparate a morir."

03 ottobre 2011

Sword in the movie: top seven

Le pellicole erano veramente tante e purtroppo sono rimaste fuori per un soffio le seguenti pellicole, che cito in ordine sparso: Il destino di un cavaliere (Heath Ledger), Robin Hood: principe dei ladri (Morgan Freeman), Dragonheart (Dennis Quaid), La sfida del samurai (Toshirō Mifune), La tigre e il dragone (Destino Verde), Excalibur (Nigel Terry), L'ultimo samurai (Tom Cruise), Star Wars (spada laser); ecco invece la mia top seven (non è una classifica di film ma di spade):
7. The Warrior's Way . Jang Dong-gun
Il guerriero Yang fugge in America, unici bagagli che porta con se sono una neonata e una katana. Arrivato in uno sperduto paesino, sigilla la spada per impedire al suono della lama di diffondersi.
6. La storia fantastica . Mandy Patinkin
Spada commissionata dal Conte Rugen ma mai pagata. Con questa Iñigo Montoya vendica la morte del padre. Viene inoltre usata per una pratica rabdomantica.
5. Conan il barbaro . Arnold Schwarzenegger
Ero indeciso se scegliere la spada del padre di Conan, quella forgiata ad inizio film. Poi invece ho optato per la spada che Conan stesso rinviene nella tomba del Re di Atlantide. Atlantean Sword.
4. Kill Bill . Uma Thurman
Katana forgiata da Hattori Hanzō, il migliore di tutti i tempi nel forgiare lame affilatissime. La sposa viaggia fino ad Okinawa per chiedere al maestro una spada, Hanzō le concederà la migliore fra tutte le sue spade.
3. Hero . Jet Li
Senza nome addestrato all'arte della spada sin da giovanissimo. Racconta al Re come è riuscito ad ammazzare i più pericolosi assassini del regno.
2. Braveheart . Mel Gibson
Le gesta di William Wallace, guida dei ribelli scozzesi.

"... siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l'occasione, solo un'altra occasione, di tornare qui sul campo, ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita ma non ci toglieranno mai la libertà!"
1. Il Signore degli Anelli . Viggo Mortensen
Aragorn brandisce la riforgiatura di Narsil, Andúril.

"Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza... ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora dei lupi... E degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra! V'invito a resistere... Uomini dell'Ovest!"