Una rivisitazione del grande classico Il mago di Oz. Ambientazione post-apocalittica. Personalmente adoro le rivisitazioni e questa è molto coinvolgente, poi il contesto post-apocalittico rende la storia pane per i miei denti. Shonen dei più classici, combattimenti super movimentati e molto coinvolgenti, disegnato molto bene. Disegni che ricordano Pītā Pan no Bōken, per il chara design più che altro, ma che si discostano in quanto molto originali. Storia conosciutissima ma non per questo noiosa o che passa in secondo piano, anzi il lettore (parlo per quello che ho provato io) rimane curioso, pagina dopo pagina, di vedere come vengano trasposte le varie figure presenti nel libro di L. Frank Baum, il leone senza coraggio, l’uomo di latta senza il cuore e lo spaventapasseri senza cervello. Ed è proprio lo spaventapasseri ad essere protagonista di questa avventura, Kakashi, che accompagna la piccola Dorothy verso Emerald, conosciutisi questi due in seguito ad un incontro del tutto casuale.
Subito dalle primissime pagine ci si trova difronte ad una storia dal ritmo ferrato, con subitissimo dei colpi di scena inaspettati. La particolarità della storia, che si discosta dal libro originale e ottima trovata dell’autore, risiede in quel elemento che è stato usato per rendere questo adattamento fruibile per diventare un manga shonen, il braccialetto dotato di potere che conferisce a Kakashi un’arma formidabile capace di contrastare il più temibile dei nemici, che loro denominano “Toto”, nome del manga appunto e nome del cagnolino della piccola Dorothy nel romanzo originale dello scrittore statunitense. Per dare logica a questa scelta l’autore delinea quest’arma con fattezze canine, ricollegando il tutto e dando un senso alla cosa. Sulla loro strada si frappone il temibile esercito di Nassa, desideroso di entrare in possesso di questo braccialetto magico per fini malefici. Ad aiutare il gruppo ci saranno vari personaggi tra cui il leone e l’uomo di latta, ma non illudetevi che sia così banale la questione perchè anche questi saranno a loro modo reinventati in maniera eccezionale e molto divertente. Unica pecca rimane il finale, troncato quando ancora manca tanto all’arrivo a Esmerald e che lascia in sospeso con una necessaria seconda serie che qui in Italia purtroppo non è facilmente trovabile. Rimane da sperare di poter leggere i capitoli successivi, perchè la storia merita davvero, seppur con le dovute proporzioni rispetto a grandi titoli di genere.
7.5 |
AniList review