29 giugno 2013

La top 5 dell'ultimo mese, mese e mezzo

Siccome devo farmi perdonare la non presenza nella blogosfera da parecchi mesi a questa parte e siccome non ho avuto tanto tempo, siccome sono successe un sacco di cose, un po' di tutto e un po' di niente, ecco una topfive riassuntiva dritto per dritto:

1)
L'ultimo vero Bacio
Secondo romanzo di Crumley letto e secondo romanzo di Crumley adorato. C.W. Sughrue rispetto a Milo è un po' più disfatto e sbronzo e con lui Crumley rompe definitivamente i legami con il poliziesco vecchio stampo targato Raymond Chandler. 309 pagine di divertimento e sarcasmo, alcune caratteristiche di Hap & Leonard le potrete trovare anche in Trahearne e Sughrue, i due protagonisti della storia. Ah, e forse è l'unica possibilità che avrete mai di leggere di un bulldog alcolizzato.



Un mio vecchio compagno di bevute se n'era tornato a casa da un vagabondaggio alcolico di un paio di settimane con una rosa tatuata sul braccio. Attorno al fiore c'era scritto «Di notte si tromba e di giorno si dorme». Sua moglie lo costrinse a farselo togliere da un chirurgo, ma quando vide la cicatrice si incazzò ancora di più. Così lui se la toccava, quella cicatrice, e poi scoppiava a ridere. Qualche anno dopo lei tentò di levargli quel sorriso con una bottiglia di vino, ma riuscì solo a fargli saltar via un paio di denti, e il ghigno del marito si fece ancor più a presa per il culo. La cosa che non riesco a capire, tuttavia, è che quei due sono ancora sposati. Lui ha ancora quel sorrisetto, e lei si incazza come il primo giorno.
James Crumley - L'ultimo vero Bacio

2)
Lemmings
Un videogame che mi tormentò nel passato e che è tornato a trovarmi. Molto semplice nella grafica ma che spacca la testa del giocatore: mai termine rompicapo fu più azzeccato. Il gioco consiste nel tenere in vita il maggior numero (in alcuni livelli la quasi totalità) di lemming, impedendogli di cadere nel vuoto, e superare un certo numero di ostacoli per raggiungere l'uscita del livello. A dare spunto ai creatori e programmatori di questo platformer, Dave Jones e Mike Dailly, fu una credenza popolare secondo la quale questi esserini si suiciderebbero gettandosi nei burroni per evitare la sovrappopolazione della specie nei periodi di carestia. Quindi lo scopo del gioco è l'esatto opposto, dare freno a questo loro istinto suicida.



3)
Chocolate
Rivisto su Rai4 il film Chocolate. Guardando film di botte e imitando le tecniche dell'accademia vicino casa, una ragazzina autistica impara le arti marziali. Spacca il culo a suon di calci ad un sacco di brutta gente che deve dei soldi alla madre (ammalata e bisognosa di cure dispendiose). Vedere dei buoni e sani calci rotanti è sempre un piacere.

4)
Idolo
Il mio idolo, per sempre.


5)
Proverbio

La massima: "A criticà, in bun tucc".

19 giugno 2013

Il buio oltre la siepe



Il buio oltre la siepe è una lezione di vita. Attraverso gli occhi di due bambini scopriamo il senso/significato della più grande e fondamentale emozione della specie animale. Quando qualcuno ci chiederà: ma che cosa è la paura? Risponderemo: guardati Il buio oltre la siepe e comprenderai.
Gregory Peck ci sbatte in faccia il più grande Atticus Finch che la storia del cinema possa mai offrirci. L'uomo onesto che agli occhi dei figli e dello spettatore sembra alto dodici metri con le spalle quadrate e con la verità in tasca. Vedovo e che durante la narrazione si batte contro i pregiudizi razziali.
I protagonisti della vicenda sono i due fratellini Scout e Jem, a loro modo ribelli e pervasi dalla curiosità, qualità imprescindibili dell'infanzia. Sono loro a guidarci nel districato mondo che si nasconde dietro la siepe. E chi meglio di loro riuscirebbe a trasmetterci il senso di paura misto a meraviglia proprio della conoscenza...
La paura per il diverso è il tema ricorrente : la discriminazione razziale, i pregiudizi. Quella casa maledetta che cela il misterioso personaggio di Boo, temuto proprio perchè non conosciuto... e alla fine è proprio così, si ha sempre paura di quello che non si conosce.

« I vicini portano da mangiare quando muore qualcuno, portano dei fiori quando qualcuno è ammalato e altre piccole cose in altre occasioni. Boo era anche lui un nostro vicino, e ci aveva dato due pupazzi fatti col sapone, un orologio rotto con la catena, un coltello, e... le nostre vite. »

15 giugno 2013

Il destino è quello a cui lavoriamo. Il futuro non esiste ancora. La fatalità è solo per gli sfigati.

con un colpo di spugna cancello due delusioni cocenti da cui mi sarei aspettato, non dico la luna, ma le stelle. Sto parlando di due uscite recenti in modo relativo: Pollo alle prugne e 7 Psicopatici. Il primo perchè rovinato da un doppiaggio inascoltabile e un protagonista intollerabile. Allora, il violino vorrebbe e dovrebbe essere il vero perspicillum delle emozioni, caposaldo della storia, ma la storia non lascia traspirare proprio per niente la magia dello strumento. E volgiamo parlare delle volte in cui si parla del pollo alle prugne? una? una e mezza?
Il secondo perchè da Martin McDonagh, re della commedia nera, mi sarei aspettato molto di più, frase scontata e ripetitiva ma è l'esatta verità. Non ho amato la narrazione frammentaria inframmezzata dalle descrizioni degli psicolabili, e neanche i personaggi. Si salva l'unico e il solo Christopher Walken. Insopportabile invece Sam Rockwell, altra delusione perchè non è spiegabile una tale insofferenza nei sui confronti che come attore ho quasi sempre apprezzato.
E così continuano le delusioni cinematografiche.
(titolo del post cit. Douglas Coupland)