La parete di fango

regia. Stanley Kramer (7) sceneggiatura. Harold Jacob Smith (7,5) soggetto. Nedrick Young anno. 1958 genere. Drammatico cast. Tony Curtis, Sidney Poitier, Theodore Bikel, Cara Williams (7)

Una catena tiene uniti due fuggiaschi. Correre per la sopravvivenza, cooperare. Sarà mai possibile, oppure prevarrà l'odio reciproco? Il contesto, Stati Uniti '50, quando gli afroamericani erano esclusi dai diritti civili. Pellicola rappresentativa sul non senso di quegli stupidi pregiudizi razziali. Ma anche sul potere dell'amicizia.

Oltre alla drammaticità della questione razziale - una segregazione abolita solo negli anni '60 grazie ad esponenti come Malcolm X e Martin Luther King, poi il Civil Rights Act - nel film sono riscontrabili elementi tipici del Buddy film. Per fare un esempio mi viene in mente il bellissimo 48 ore. Ma basterebbe pensare ad una coppia animata molto popolare per capire la relazione "amichevole" tra John Jackson e Noah Cullen, quella formata dal cowboy vecchio stile Woody e dallo Space Ranger Buzz Lightyear. Pare proprio che per realizzare la sceneggiatura del noto film di animazione, John Lasseter & Co furono invitati dai produttori a guardarsi La parete di fango (oltre ai vari e celebri Buddy film).

" Lasciami in pace. Non siamo mica sposati. Che me ne frega. "
" E invece sì che siamo sposati e questo è l'anello. "

Assolutamente il film viene ricordato per la sua morale antirazzista. Il valore del rapporto tra due esseri viventi. Imparare ad appoggiarsi l'un l'altro, sostenersi per superare le innumerevoli avversità che si presentano lungo il loro percorso, imparare che la cooperazione è un fattore da non sottovalutare. Jackson sacrificherà perfino la propria libertà per correre a salvare l'ormai amico Noah, mandato verso la morte nelle paludi da una donna ambigua e meschina. L'amicizia tra i due condurrà entrambi verso un finale straordinario.