Rurouni Kenshin

Adattamento cinematografico del manga (e anime) scritto e disegnato dal fumettista giapponese Nobuhiro Watsuki. La storia racconta del terribile assassino Hitokiri Battōsai che scompare di scena con la fine dello shogunato Tokugawa. Da quel momento il samurai cerca la via della redenzione vagabondando per il Giappone aiutando le persone indifese, sotto il nome di Kenshin.



Con la filosofia della spada che difende la vita e non la toglie, lo spadaccino vagabondo gira con una Sakabato che ha il filo della lama rivolto verso se stesso e non verso l'avversario. Compie voto di non ammazzare più nessuno.

Kenshin Samurai vagabondo è un'opera che non conosco non avendone mai letto il manga e non avendo mai neanche visto l'anime. conosciuto più di fama che per altro. E anche tutto quello che so della storia l'ho appreso da questo live action. Non so quanto resti fedele all'originale o quanto si discostino i personaggi da quelli di carta (oltre alle caratteristiche fisiche, ovviamente).

Detto questo considero il film un buon esempio di Jidai Geki seppur non ai livelli dei recenti capolavori del maestro Miike. Molto belle le coreografie dei combattimenti che si mantengono sul livello di spettacolarità che piace a me (non troppo esagerate con salti e giravolte in stile wuxiapian ma solide con delle gran belle mazzate). Colori e tecnica generale della pellicola sono accettabili.

regia 7 7,5 sceneggiatura 7 cast 6,5
	- combattimenti con le spade; - filosofie varie giapponesi; - storia pulita e semplice.
	- live action; - attori che fanno gli sguardi alla Zoolander; - dura troppo.