The Station Agent

Film indipendente scritto e diretto da Thomas McCarthy. Di lui avevo già parlato in occasione dello stupendo Win Win e ne avevo parlato benissimo. Questo terzo film della sua filmografia è in realtà il suo film d'esordio. Presenta tutte le caratteristiche che si possono ritrovare nei suoi due lavori successivi: emarginazione sociale, solitudine e riscatto grazie alla forza di una amicizia fraterna. Il protagonista eredita una vecchia stazione ferroviaria, ormai caduta in disuso, e si trasferisce lì (avendo perso lavoro e datore di lavoro in un colpo solo). Solitario con la perenne aria da uomo triste (e per questo estremamente figo), disdegna ogni tentativo del "vicino di casa" di fare amicizia. Ma la vita è cambiamento e Finn è pieno di vita, cambierà (grazie ad una donna, una bambina e all'amico fidato che si è fatto). Una passione sfrenata per i treni, le passeggiate e le gran bevute, proseguono così le sue giornate nel nuovo paese. Alla fine del film sarà una persona nuova che avrà cambiato anche le persone che gli sono state intorno. Dal forte contenuto emotivo e la capacità di colpire lo spettatore con le cose più semplici, la sceneggiatura di McCarthy trova il suo punto di forza nel trio di veri amici (Peter Dinklage - Bobby Cannavale - Patricia Clarkson) più awesome della storia del cinema (interpretati egregiamente, come solo i grandi attori sanno fare).