01 dicembre 2011

Page Eight

regia. David Hare
sceneggiatura. David Hare
anno. 2011
genere. Thriller
cast. Bill Nighy, Rachel Weisz, Michael Gambon
Un pacato e navigato Johnny Worricker, al servizio della sicurezza interna. Poi la pagina numero otto di un file segreto. Il primo ministro nasconde qualcosa.
Non è il tipico film da consigliare, anzi la visione deve esssere affrontata per propria iniziativa perchè si ha di fronte un prodotto decisamente compatto, sostanzioso. Dialoghi abbondanti, circondano una tematica politica centrale, farciti dalle capacità recitative degli ottimi attori, mettono bene in chiaro da subito le grandi doti di drammaturgo dell'autore britannico David Hare.

Teatrali anche le scene, location quasi sempre statiche, luoghi chiusi come un appartamento o un ufficio sanno creare l'atmosfera adatta. Così molti altri ambienti scenografici che rimangono in secondo piano, ma non hanno per questo minore importanza, tutto a vantaggio di attori posti in primo piano, capaci di rimanere sempre in scena, nei piccoli gesti e movimenti appropriati ma anche nei grandi dialoghi, come già detto, ben curati. Una sceneggiatura che non permette allo spettatore di staccare l'attenzione nemmeno un secondo, si susseguono serie di botta e risposta ben argomentati e scritti decisamente in maniera eccelsa.

Lo spirito da inchiesta, fortemente sostenuto dall'esperienza dell'agente Johnny Worricker, non esprime nulla di sostanzialmente differente dalle altre pellicole di genere, ma garantisce il dovuto fascino per tenere la storia e lo sviluppo narrativo. Citando pellicole recenti come L'uomo nell'ombra o State of Play, si darebbe una certa visione sul genere, attori protagonisti di rilievo e loschi intrallazzi politici. Bill Nighy non è da meno del Russell Crowe e del Ewan McGregor dei rispettivi film, tutti e tre attori che apprezzo e un genere cinematografico che sempre adoro.

Bill Nighy affascina, magnetico, abile nella dialettica e nel riempire la scena, grande attore. Numerosi personaggi femminili, spiccano le colleghe, una su tutte la feroce Judy Davis e il ministo degli interni Saskia Reeves, ma anche l'ex moglie e la figlia di Worricker non sono da meno. Brava l'attivista politica Rachel Weisz, un ruolo di contorno ma di forte influenza sul personaggio principale.

Tirando le somme, il film mi è piaciuto molto e se dovessi descriverlo con una sola parola, penso che lo definirei decisamente Jazz. Esattamente come il protagonista. Se ci si lascia prendere dallo swing, dal ritmo della pellicola, si rimane soddisfatti e sazi come giustamente ogni spettatore merita sempre di rimanere. Fine and Mellow (Billie Holiday e Lester Young).

6 commenti:

  1. non è il tipico film da consigliare, però ti è piaciuto...
    quindi che facciamo, lo guardiamo oppure no? ;)

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  2. Cannibale, se ti basta il fatto che sia piaciuto a me, guardalo :)
    Dipende molto dal gusto personale.


    Nota: mi sono dimenticato di scrivere che si tratta di un film TV, realizzato per la BBC.

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  3. Visto ieri sera, mi è piaciuto, un ottimo film di intrattenimento (e poi adoro Bill Nighy). Tra l'altro i film Tv trasmessi dalla bbc sono quasi sempre all'altezza di quelli "da cinema", se avessi una tv del genere credo che sarei ancora più teledipendente...

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  4. Alice, sapevo che ti sarebbe piaciuto, The song of lunch non me lo scordo!!! :)
    Questi film prodotti dalla BBC valgono molto, paragonabili benissimo con quelli "da cinema"... una televisione del genere la guarderei tutti i giorni. Concordo in tutto. Ottimo film.
    Bill Nighy lo adoro pure io, un grande!!

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  5. ehy mi sa che questo film non me lo lascio scappare, mi hai stuzzicato la curiosità Vincent, sicuramente sarà molto interessante :)

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  6. Arwen, potrebbe piacere anche a te :)
    Molto interessante, particolare, se ti incuriosisce merita di essere preso in considerazione, è un film realizzato veramente bene.

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