Takeshi Kitano in triplice veste di regista, sceneggiatore e attore protagonista. Il suo è un adattamento cinematografico di un celebre personaggio letterario giapponese che per l'appunto vede realizzare in patria molteplici trasposizioni sulla sua figura. Un rifacimento americano del personaggio, per farsi un'idea, è reso famoso dall'illustre Rutger Hauer nel film Furia cieca.
Il maestro Akira Kurosawa ha sempre richiamato l'attenzione dei "giovani" cineasti giapponesi, inevitabile realizzare un film in quell'ambientazione storica senza passare per film che proprio quell'ambientazione hanno magistralmente e fedelmente riprodotto. Quindi come si può capire Kitano omaggia ampiamente e giustamente il grande maestro nipponico.
Nella pellicola non mancano le parti divertenti, grazie al fantozziano nipote e al grottesco aspirante samurai che si aggira per la dimora della zia in mutandoni, urlando e impugnando una lancia. Pregevole la colonna sonora, la quale raggiunge l'apice di simbiosi con le immagini nel ritmato lavoro dei campi dei contadini e nella scena di ballo finale. Di ottimissima fattura le scene di duello tra la furia cieca e le guardie samurai, con combattimenti visivamente impressionanti.
Viene fatto largo uso del flashback per raccontare il passato dei personaggi, la principale ragione che li ha condotti in quel paesino in quel determinato momento.
Il maestro Akira Kurosawa ha sempre richiamato l'attenzione dei "giovani" cineasti giapponesi, inevitabile realizzare un film in quell'ambientazione storica senza passare per film che proprio quell'ambientazione hanno magistralmente e fedelmente riprodotto. Quindi come si può capire Kitano omaggia ampiamente e giustamente il grande maestro nipponico.
Nella pellicola non mancano le parti divertenti, grazie al fantozziano nipote e al grottesco aspirante samurai che si aggira per la dimora della zia in mutandoni, urlando e impugnando una lancia. Pregevole la colonna sonora, la quale raggiunge l'apice di simbiosi con le immagini nel ritmato lavoro dei campi dei contadini e nella scena di ballo finale. Di ottimissima fattura le scene di duello tra la furia cieca e le guardie samurai, con combattimenti visivamente impressionanti.
Viene fatto largo uso del flashback per raccontare il passato dei personaggi, la principale ragione che li ha condotti in quel paesino in quel determinato momento.
aaaaaaaah questo si che è bello, l'ho visto parecchio tempo fa, stupende le scene di combattimento e grande takeshi kitano, il suo samurai cieco è da antologia :)
RispondiEliminaQuesto è uno di quei film che avrei sempre voluto vedere.
RispondiEliminaRicordo di averlo "intravisto" una sera di Capodanno, in altre faccende affacendata, ma mi è sembrato davvero molto bello.
E poi "Beat" Takeshi è sempre un grande!!
Un film che mi ha sempre molto divertito, nel suo approccio "leggero" alla violenza della vita dei tempi: inoltre, mitico il vecchio Takeshi, e la scena conclusiva è magnifica!
RispondiEliminaArwen, è proprio bello: scene di combattimento, il samurai cieco, sono proprio da antologia! grande Takeshi Kitano!
RispondiEliminaBolla, se dalle scene che hai intravisto ti rimane un bel ricordo, approfittane e riguardalo interamente, non rimarrai di certo delusa!
L'impronta comica del grande Beat Takeshi, rimane sempre tra i suoi punti di forza!
Ford, diverte tantissimo, giusto sottolineare l'approccio alla violenza; poi la scena conclusiva è proprio da ricordare per l'eternità!
Il buon vecchio Takeshi fa un gran figurone, un mito!