01 dicembre 2013

Apocalisse Z

Titolo Apocalipsis Z
Autore Manel Loureiro
Dati 2010, 413 p.
Editore Nord

Cosa fare in caso di attacco zombie? L'innominato protagonista di questo libro ci racconta la sua esperienza attraverso un blog e un diario.

Dal diffondersi dell'epidemia alla desolazione assoluta, leggiamo in queste pagine l'avvento dell'apocalisse zombie. Le difficoltà di comunicazione, di trasporto, le numerose scelte da fare, di strade da prendere. L'istinto di sopravvivenza in una natura in cui la capacità di adattamento diventa fondamentale come non mai.

Nel caso ci trovassimo nelle stesse condizioni ora sapremmo come fare: tuta di neoprene, arpione e poco rumore.

Per la lettura di questo libro devo ringraziare Alice del blog Stargazer's tides.


Senza spulciare troppo nella mia memoria, così a naso, mi pare proprio che questa sia la prima volta che leggo un libro di zombie. Da grande fan degli zombie movie ho trovato sempre affascinanti le ambientazioni che si creano con la loro venuta: strade deserte, barricamenti, solidarietà (ma a volte anche tirannia, come ci insegna pure questo libro), armi di ripiego... e tante altre caratteristiche. Sono praticamente onnivoro di qualsiasi pellicola incentrata su di loro. E aggiungiamo poi anche i vari videogiochi in cui è stato possibile vivere le vicende in prima persona. E le serie Tv. Quindi tornando al discorso principale è abbastanza insolito che io non ricordi di aver mai letto niente sugli zombie (i simulacri non valgono). L'ambientazione non è da meno di tutte quelle che ho avuto modo di conoscere e come ripetutamente scrive Manel Loureiro è un'immagine dantesca, l'inferno che scende sulla Terra.

Leggere un libro che racconta l'avvento della moltitudine di non-morti (come vengono chiamati per tutto il libro, non so se per frutto della traduzione o se per volere dello scrittore) è un po' come seguire una serie tv: impossibile leggerlo in meno di due ore (supponiamo come durata media di un film) ma spalmabile in diversi momenti... cresce la suspance, aumenta l'attesa. Sono sicuro che se non avessi avuto impegni lavorativi lo avrei letto tutto d'un fiato e me lo sarei bruciato praticamente subito. Così invece un poco per volta è stato fantastico. Come vedere un film di Romero che dura per giorni e giorni.

Per quanto mi riguarda rispetta tutti i punti che vorrei sempre vedere in uno zombie movie:
- tante armi (anche e soprattutto le più insolite).
- zombie classici, semplici, non di quelli intelligenti veloci che si trasformano o che fanno chissà cosa. Classici. (cioè stupidi, lenti e attratti dalla carne umana).
- almeno una scena con un blindato o macchina corazzata in mezzo alla folla di non-morti.
- fare provviste di cibo (come in The Road - La strada di Cormac McCarthy).
- SPOILER trovare in mezzo al nulla un altro essere vivente FINE SPOILER.
- trovare rifugio e barricarcisi dentro.
- Macgyverizzarsi.
- la speranza


regia / 8
sceneggiatura /
cast /
- sembra un film di George A. Romero;
- rispetta tutti i punti che un fan
degli zombie movie vorrebbe vedere (leggere);
- pieno di colpi di scena.
- tante cose vengono girate a favore della narrazione;
- è parte di una trilogia;
- tiene incollati alle pagine.

10 commenti:

  1. Era un po' che ci girellavo attorno un po' indecisa, mo' me lo vado a pigliare.
    Io ci penso un sacco all'Apocalisse Zombie, mi diverto a classificare le persone che incontro con un 'ce la farebbe/non ce la farebbe' xD

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    1. ahah, una selezione naturale anticipata. Sono sicuro che se Darwin fosse vissuto ai giorni nostri avrebbe spiegato la lotta dell'esistenza con un bel libro di zombie xD
      Anche a me capita di pensarci, mi vedo in giro con l'arco a tracolla ( almeno le poche lezioni di tiro con l'arco saranno servite a qualcosa) :).

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  2. Cerco di recuperarlo, sembra una cosa molto interessante.

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    1. se ti capita sotto tiro, non esitare! un colpo dritto alla testa :)

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  3. ...ma io non ne avevo mai sentito parlare, però non sembra malvagio...

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  4. Altro film che dovrei recuperare... Ma sinceramente non ho troppa fretta

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  5. Pensa che la prima cosa che mi è venuta in mente iniziando a leggere questa recensione è stata: "ma nel libro useranno la parola con la Z?"
    Ed effettivamente da quando ho visto Shaun of the dead mi soffermo spesso su questa riflessione. D'altra parte in un contesto realistico ammetto che quasi sicuramente, oramai, gli eventuali sopravvissuti la userebbero senza ombra di dubbio.
    Sposto la questione sui fumetti: di recente ho letto "dodici", un'opera a tema Z, by Zerocalcare. Per caso l'hai letto? In caso contrario, se hai soldi da spendere e te lo trovi davanti te lo consiglio. W la mcguyverizzazione!

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    1. Viene da chiedersi se sia possibile che non abbiano mai visto un film di zombie... Nel libro infatti non li nomina mai (anche io ci pensavo continuamente mentre leggevo) però fa dei paragoni con i mostri dei "film di serie B", lasciando intendere qualcosa.
      Non ho mai letto niente di Zerocalcare, visto che lo consigli, parto subito da questo volume.
      Mi piacerebbe che il termine macguyverizzarsi diventasse di uso comune U_U

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