29 novembre 2012

Caught Somewhere in Time, parte I

Per inaugurare la settima stagione di Doctor Who, iniziata il settembre di questo anno, ho pensato di dedicare una serie di post (un Caught Somewhere in Time diviso in varie parti) al tema viaggi nel tempo. Ecco la prima parte di una sequela di macchine del tempo (in ordine totalmente casuale):

[Day of the Tentacle]

Hoagie che cavalca il Cron-o-binetto ("Chron-o-Johns") creato dallo scienziato pazzo Dr. Fred, riciclando un WC portatile. Sarà per sempre il mio immaginario di viaggio nel tempo: un metallaro che surfa. Questo videogioco merita un approfondimento con qualche post speciale, prossimamente.

[Austin Powers]

La macchina del tempo del Dottor Male vale almeno almeno... "UN MILIONE DI DOLLARI!!"... per valore seconda solo al "Laserone". Nelle parti successive ci sarà anche un'altra macchina (del tempo) presente nella serie...

To be continued...

19 novembre 2012

Baghead


regia Jay e Mark Duplass
sceneggiatura Jay e Mark Duplass
anno 2008
genere Comedy Horror
cast Ross Partridge, Steve Zissis, Greta Gerwig, Elise Muller

Horror comedy indipendente del 2008 dei favolosi fratelli Duplass. Prima dello strepitoso Jeff, Who Lives at Home e prima ancora dello stupendo Cyrus, ma tre anni dopo The Puffy Chair che non ho ancora visto, i geniali fratelli dal tocco d'oro producono, scrivono e dirigono questa meraviglia di film.

Interpretato da quattro attori principali di tutto rispetto, tra i quali spicca la promettente Greta Gerwig in uno dei suoi primissimi ruoli. La coppia maschile si rispecchia in una frase pronunciata da Chad (uno dei due, l'altro si chiama Matt) durante il film : "You're like Michael Jordan, I'm Bill Lambier! I've got no game!". I quattro attori principali recitano la parte di quattro aspiranti attori principali. Vanno in ritiro in una sperduta casa nel bosco per scrivere una sceneggiatura ma la loro idea principale di un uomo con un sacchetto in testa che tormenta i protagonisti comincia a diventare realtà.

Film di serie B che mi ha lasciato a bocca aperta e che mi permetto di considerare come La Casa di Jay e Mark Duplass. Naturalmente un corrispettivo cinematografico che va oltre la location (casa nel bosco), bisogna inglobare il fattore low budget caratteristico di entrambi i film, il genere horror spinto verso la commedia, personaggi cazzuti e un'ottima regia. Natualmente sono di parte perchè ormai posso dire di adorare i Duplass brothers.

15 novembre 2012

To be or not to be...

electronic book vs. simple book

Questo povero stolto non si è ancora deciso a comprare uno di quei cosi coi pulsanti elettronici o uno di quelli che se schiacci lo schermo cibernetico non si sminchia tutto l'inchiostro per effetto "dito su schermino della calcolatrice" (mossa segreta della divina scuola di Hokuto). Eterna indecisione. Ogni opinione è ben accetta!

14 novembre 2012

Chained


Sebbene ci sia un grande attore che anche se sbucciasse patate starei qui a dire 'oh che grande attore' e che riuscirebbe a convincere il più ottuso dei critici con la sola imposizione delle mani... e stiamo parlando dell'illustre Vincent D'Onofrio - uno che se lo chiamassi "palla di lardo" non mi tirerebbe un pugno... con la speranza che capisca l'italiano e che colga la citazione... d'altronde siculo è... spero non si incazzi, insomma un grande attore... - ebbene il film non mi è parso tanto buono.

Va bene che c'è il colpone di scena e in questo periodo non li digerisco ma su quello ho anche chiuso un occhio, è per la gravità dell'insofferenza che mi ha provocato (e non per la trama o lo splatter ma per la noia), che non mi è piaciuto. La regista è Jennifer Lynch e mi sembra brutto stare qui a dire che è la figlia di David Lynch, quindi non lo dico.

La trama è molto semplice: Vincent D'Onofrio è un complessato che ammazza le donne e che tra vari spoilers rapisce nu pischello e gli 'impara' il mestiere di ammazzatore di donne. Tra i due si instaura un rapporto di Mentoring.

09 novembre 2012

Safety Not Guaranteed


Questo singolare annuncio è di una genialità assurda. Mi sto spaccando in due il cervello per cercare di riassumere la trama senza spoilerare. Ma niente, non ci riesco. Se questo annuncio vi interessa allora lasciatevi sorprendere dal film, guardatelo. Altrimenti lasciate perdere.

Bellissimo film. Ho amato in modo particolare le sfaccettature dei personaggi. Il retrogusto demenziale in appoggio al trionfante sapore drammatico. Quello che mantiene il film in sospeso tra il dramma, la commedia e la fantasia. Poche balle, l'ho amato in ogni fottutissimo dettaglio. Come sempre mi succede con i film che mi piacciono mucho, non riesco a rendergli giustizia e descriverli adeguatamente, fuck! Ad ogni modo, rispetta quei canoni che mi rendono favorita qualsiasi pellicola:
- sceneggiatura solida come la roccia (variante "stupiscimi" ben accetta);
- personaggi immensi, umili e immensi, azzarderei inetti, da ricordare per sempre e per sempre (Kenneth Calloway in pieno e anche Darius);
- viaggi nel tempo (con poche parole riesce a riassumere l'essenza del viaggio spazio-temporale);
Essì c'è riuscito ad entrare nella cerchia dei miei preferitissimi, finora così prepotentemente c'era riuscito il solo The Man from Earth.



Immagini prese dal sito ufficiale: Safety Not Guaranteed Movie

06 novembre 2012

Omicidio a Road Hill House ovvero Invenzione e rovina di un detective


Fatti realmente accaduti nel Wiltshire, 1860. Il piccolo Saville viene brutalmente ucciso e gettato nella latrina, si sospettano i familiari e la governante in quanto solo uno interno all'abitazione poteva aver prelevato il corpo senza destare sospetto. Si scoprono altarini e beghe coniugali nascoste e taciute. Girano tante voci, lo scandalo dell'omicidio a Road Hill House ha ripercussioni enormi sull'immaginario comune. La stampa sempre in prima linea e la polizia locale incompetente segnano irreparabilmente il destino dell'ispettore Whicher della Metropolitan Police, incaricato di mettere luce sul caso. Si avrà giustizia solo qualche anno dopo, e solo "parzialmente" grazie ad una confessione (che presumibilmente copre il complice del delitto). No Spoiler.



La Storia
Ci sono storie che una notte d'estate del 1860 ci sta uno che muore. Ci sono storie che dopo un paio di settimane arriva il detettiv per scoprire i misteri. Ci sta 'na famiiiia che ognuno nasconde qualcosa.

In sostandza
Lo scritto di Kate Summerscale narra questa storia riuscendo ad approfondire vari campi di interesse specifico nel genere. La storia della famiglia Kent viene quasi usata per compiere un'analisi più o meno approfondita del contesto investigativo-etico, storico-giudiziario. Un romanzo che si potrebbe definire biografico e che certamente ricopre più generi letterari: dal giallo allo storico.
Con uno stile particolare tiene il lettore incollato alle pagine nonostante a mio parere il tema non sia uno dei più popolari (non è solo un romanzo). Questo sicuramente l'aspetto principale e il primo motivo per recuperare il volume: è scritto benissimo.
Vengono cuciti insieme documenti storici, articoli di giornale dell'epoca, e vecchie testimonianze di persone coinvolte: familiari, poliziotti, inservienti, personale di servizio, medico curante, ecc. .Tutto senza mai pesare; relativamente perchè un minimo l'argomento deve interessare. Se siete appassionati di gialli, storie di detective e omicidi irrisolti non lasciatevelo sfuggire!

La struttura del libro

"La figura del detective era all'epoca un'invenzione recente. Il primo investigatore fittizio era apparso nel 1841 nella persona di Auguste Dupin, protagonista di I delitti della Rue Morgue di Poe; i primi in carne e ossa furono nominati l'anno seguente dalla polizia londinese. Il funzionario che si occupò dell'omicidio di Road Hill House, l'ispettore Jon-athan Whicher di Scotland Yard, era uno degli otto che facevano parte di questa squadra investigativa embrionale."

Con queste parole si riassume il tema di questa sezione. La storia dell'investigatore, per come lo intendiamo noi, è iniziata proprio sulla carta grazie alla penna di E.A. Poe e al suo dilettantesco personaggio intellettuale e arguto, Auguste Dupin. Altrimenti il personaggio di maggior successo e maggiormente noto, che viene associato alla figura del detective con più facilita, è Sherlock Holmes, che nasce addirittura alla fine di quel secolo (1887 - Uno studio in rosso). Ma il protagonista indiretto di Road Hill House si colloca esattamente tra i due e in un certo senso il suo personaggio ispirò moltissimi scrittori e delineò un genere, il Giallo.

La figura del detective era malvista dall'opinione pubblica. Venivano considerati esseri malvagi, spioni (lo sguardo del demonio), che si facevano gli affari delle famiglie altrui, disposti a violare le proprietà private, insomma non godevano prorpio di una bella reputazione. Immaginatevi quindi la facilità con cui operavano... Jack Whicher era uno dei più rispettabili ispettori della polizia di Scotland Yard, una vera celebrità. Impeccabile nel risolvere i casi più difficili e dal fiuto eccezionale. Una leggenda se si considera il largo successo che il detective ha riscosso nei vari generi letterari e cinematografici. Lui è esistito veramente ed è quasi incredibile.



La figura del detective
La versione del libro che ho letto contiene il supplemento di fotografie dell'epoca, della casa, piantine e ritratti dei familiari. Bene, dopo aver visto la foto di Constance Kent ho avuto subito il sospetto che si trattasse dell'omicida. Infatti era proprio lei. Il mistero della camicia da notte scomparsa, i risentimenti verso la matrigna madre di Saville Kent (la prima moglie del signor Kent e madre di Constance, morì tempo addietro) e alcuni piccoli particolari non facevano che confermare questo mio sospetto. Infatti è stata proprio lei quella che l'ispettore Whicher accusò, lui non aveva dubbi. Solo che mancavano le prove materiali e alcuni testimoni chiave cambiarono deposizione dopo che ebbero rivelato precedentemente in separata sede alcune stranezze e cattiverie di Constance. Jack Whicher sosteneva fermamente nella colpevolezza della sorellastra di Saville, ed era convinto della complicità di William (altro fratellastro di primo letto). E io sono stato totalmente dalla sua parte, riga dopo riga.
Solo che anni dopo - in un primo momento fu dichiarata innocente dal giudice e la causa venne persa da Whicher -, la Constance confessò il suo peccato. Ammettendo però di aver agito da sola, forse per coprire il fratello con una carriera avviata in biologia marina.


L'omicidio, SPOILER
Se avete letto il libro esiste l'opportunità di vedere a video i personaggi appena conosciuti grazie ad un film TV britannico del 2011. Non è un grandissimo film, lo dico subito e senza una base ottenibile grazie all'opera della Summerscale non so quanto possa essere comprensibile. Ma rimane un ottimo bigino, da vedere solo e soltanto dopo aver letto il libro, per curiosità più che altro.

Tratto dal bestseller della Summerscale, più che dalla realtà, rispecchia abbastanza fedelmente il disagio di Mr Whicher, la sua genialità affondata, il fallimento che lo portò addirittura ad un pre-pensionamento per congestione cerebrale. Viene interpretato dal grande Paddy Considine in versione basettoni (bravo anche il resto del cast). Diretto da James Hawes. Molto televisivo, sembra una puntata di una miniserie di RaiUno, quelle sui personaggi storici. Ripeto, meglio leggere prima la ricostruzione di Kate Summerscale.
Il film che riassume la vicenda

02 novembre 2012

Due film co-sceneggiati dalla giovane Brit Marling: Another Earth e Sound of My Voice



SOUND OF MY VOICE di Zal Batmanglij

Parto da quello che ho visto prima, cioè settimana scorsa cioè Sound of My Voice.
La trama è molto semplice e vede due giornalisti che si infiltrano in una setta capeggiata da una futurista. Non una fanatica di Filippo Tommaso Marinetti ma una del futuro, che insinua di venire dal 2054, anno di carestie e desolazione. Sarà vero?

Per come strutturata, sobriamente e full cheap style, e per la tematica dei viaggi nel tempo, la pellicola mi ha ricordato il COMPLESSISSIMO Primer. Fortunatamente in questo il lato scientifico del viaggio nel tempo è passato in terzo-quinto piano e ha preso maggior spazio la parte psicologica e narrativa (ma molto semplice).

La verità non viene mai rivelata, si intuiscono solo le probabili alternative. Viene lasciata la possibilità di scegliere alla discrezione di ogni spettatore, quella alternativa a cui si è disposti a credere. Il finale è sconvolgente, spiazzante inatteso e consolatorio. Bello.

ANOTHER EARTH di Mike Cahill

Another Earth invece non avevo nessuna intenzione di vederlo, almeno fino a quando non ho visto l'altro. Dopo aver visto l'altro è stato il primo film che ho voluto recuperare. Del genere Fantascienza Senza Effetti Speciali fino al midollo (e midollo di film è midollo duro) ricopre una trama più strutturata del primo, sono presenti più vaneggiamenti registici e viene lasciato più spazio ai virtuosismi attoriali. Più film, insomma. Anche se non sono comparabili.

L'involucro fantascientifico serve a proteggere un nucleo (da non confondere con il midollo, sono due cose completamente differenti) profondamente drammatico e ci riesce perfettamente. Buoni sviluppo e personaggi. Mitico il bidello indiano cieco... e poi sordo. È il mio idolo.

Bellissima l'idea di una Terra speculare alla nastra (o la nostra è il riflesso) con una perfetta sincronicità della materia. Nel momento stesso in cui ti accorgi del riflesso, cioè guardi l'altro pianeta nel cielo, spezzi la sincronia con il corrispettivo te stesso. Bello. Il finale è sconvolgente, spiazzante inatteso e consolatorio.


P.S.: Brit Marling, mi sono innamorato di te!