29 novembre 2013

Gli stagisti

Questi due personaggi della locandina si ritrovano faccia a faccia con una triste verità, la mancanza di lavoro. Insieme ad una squadra di stagisti devono gareggiare per conquistarsi un posto nel paradiso del campus google. Cibo gratis, belle ragazze, biciclette colorate e tanto tanto verde.

Vedere due uomini di età avanzata che perdono il lavoro in un film americano girato in tempo di crisi mette in un certo senso il cuore in pace.

Siamo alla fine di novembre e anche quest'anno cinematografico sta per volgere al termine.

26 novembre 2013

Somewhere in Time, parte V


Il quinto episodio di Somewhere in Time capita prima del previsto, ci eravamo lasciati nemmeno un mese fa con il viaggio del tempo assassino. Oggi ci ritroviamo con un macchinario singolare...

23 novembre 2013

50th anniversary of Doctor Who


Il 23 Novembre del 1963 fu trasmessa dalla BBC la prima puntata della celebre serie Doctor Who. Cinquant'anni fa Susan Foreman, la nipote del Dottore, fece insospettire due suoi insegnanti della scuola che frequentava in quel periodo, dando così inizio alla serie di avventure nello spazio e nel tempo che ci accompagnano ancora oggi, a bordo del TARDIS.

22 novembre 2013

Una canzone per quando piove n°1

Non so se qualcuno di voi ha fatto in tempo a vedere il mio primo blog, dal nome che cambiava ogni 3x2 e dal nonsense facile. Volevo creare una rubrica (grazie alle idee che mi ha dato il cyber amico DDDD) che riprendeva il tema di quel blog.

10 novembre 2013

Man of Tai Chi


regia 6 6,5
sceneggiatura 4,5
cast 7
"l'urlo di Chen";
tante botte;
le parti di combattimento.
le parti dove non si combatte;
con una buona sceneggiatura
sarebbe stato un cult.

07 novembre 2013

La ragazza di fuoco

Titolo Catching Fire
Autore Suzanne Collins
Prezzo 13,00 €
Dati 2010, 373 p.
Editore Mondadori

Katniss Everdeen dopo aver vinto gli Hunger Games utilizzando un sotterfugio che ha fatto infuriare il presidente Snow, affronta con Peeta il tour dei vincitori per i vari distretti. Ben presto scoprirà che il suo gesto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e nel Distretto 8 è già iniziata una rivolta. Facendone parola con Gale lo danneggia indirettamente quando poi il ragazzo viene frustato pubblicamente in mezzo alla piazza da un nuovo crudele Pacificatore. La ragazza non si da pace e durante una sua escursione nella foresta incontra due fuggiaschi del Distretto 8 che le parlano di un utopico Distretto 13 ancora abitato! Incredula la ragazza ne parla con il mentore Haymitch che sminuisce la questione. Ma l'Edizione della Memoria è alle porte e la busta contente il regolamento della 75° edizione degli Hunger Games sta per essere aperta. La sorpresa è agghiacciante per tutti gli ex-vincitori della cruente gara in quanto dovranno essere proprio loro i tributi per la nuova edizione. Katniss e Haymitch (vincitore del distretto 12 nella 50° edizione) cadono nello sgomento ma il buon Peeta non si lascia scoraggiare. Insieme si preparano per i giochi più difficili che si potrebbero verificare, i concorrenti non sono solo ragazzini ma adulti/ spietati assassini. Tutto per un gioco di potere tra Snow e Katniss? Per tagliare le ali alla ghiandaia imitatrice? Presumibilmente si. Vengono sorteggiati, per il Distretto 12, Katniss e Haymitch ma Peeta si offre volontario come concorrente maschio e sostituisce il vecchio mentore. Come un déjà vu i due ragazzi rivivono quello che hanno già vissuto un anno prima e si ri-allenano per i nuovi giochi, nei centri di Addestramento di Capitol City insieme agli altri tributi. Su consiglio di Haymitch devono puntare ad avere degli alleati se vogliono sperare di potercela fare ma i due pensano solo a tenersi in vita a vicenda. I giochi hanno inizio e le sorprese non mancheranno!

Barando un po' ho recuperato questo libro prima di leggere il primo capitolo della trilogia, un po' perchè avevo appena visto il film e volevo sapere come proseguiva la storia e poi perchè volevo comprendere questo fenomeno "mediatico" centralizzatosi intorno alla scrittrice Suzanne Collins nel giro di poco tempo (in verità più l'anno scorso con l'uscita del primo film). Insomma un vedere per credere, se non vedo no ci credo. Un po' come per La spada della verità che volevo provare a leggerne qualcosa, ho recuperato il primo volume del libro scritto da Terry Goodkind ma è stata un mezza delusione (di circa 800 pagine). Torniamo a La ragazza di fuoco. Il volume si presenta come una storia a se stante, nei primi capitoli viene bene o male riassunta la vicenda del primo episodio della saga (facendone riferimento ogni tanto, non in maniera continua) e questo mi ha aiutato a prendere il discorso partendo da questo libro (lo so non si deve fare ma appena finito il terzo recupero immediatamente anche The Hunger Games). Devo dire che sono rimasto soddisfatto e più o meno ho trovato quello che mi aspettavo: una storia lineare e di semplice lettura (ideale per chi ha mille cose per la testa e non vuole impegnarsi più di tanto con un mattonazzo) che scorre molto velocemente. Un capitolo tira l'altro infatti la storia è molto coinvolgente. Sicuramente è un libro che possono leggere tutti e non mancano le scene d'azione (anche se limitate alla parte finale) che si consumano con il doppio della velocità.

« Le mie dita non hanno ancora deciso se lasciar partire la freccia, quando vedo l'oggetto nel guanto. È solo il piccolo disco di una galletta, grigia e molliccia ai bordi. Ma al centro ha una figura chiaramente impressa. È la ghiandaia imitatrice.
Non ha senso. La mia ghiandaia cotta nel pane. Rispetto alle eleganti versioni che ne ho visto a Capitol City, questa non è certo un'ostentazione modaiola.
- Cos'è? Cosa significa? - chiedo bruscamente, comunque pronta a uccidere.
- Significa che siamo dalla tua parte - dice una voce tremula alle mie spalle. »



regia / 7,5
sceneggiatura /
cast /
lettura piacevole e scorrevole;
crea dipendenza;
i colpi di scena a fine capitolo;
si assapora bene l'ambientazione ditopica.
poca azione;
legami affettivi per tenere viva la narrazione.

04 novembre 2013

Escape from Tomorrow








Jim White si trova a Walt Disney World (Florida) con la famiglia. Il suo capo lo informa che è appena stato licenziato. Si invaghisce di due ragazzine francesi. La sua sanità mentale comincia a vacillare.

Randy Moore dirige questo film con materiale filmato "di frodo" nel famoso parco di divertimenti. La visione onirica del suo personaggio ricorda quelle dei film di David Lynch e ci mostra la crisi di un uomo di mezza età. Lo stile in bianco e nero ricorda proprio quello di Eraserhead, che come questo per Moore è il primo film da regista di Lynch. Ma non bisogna fare confronti, come giustamente viene sottolineato nel blog We are complicated (che ringrazio per avermi segnalato il film.) La sequenzialità degli avvenimenti assurdi (e quanto mai reali) lascia un senso di diffida nei confronti del senso di famiglia, annichilendo ogni sogno di costruirsi qualcosa. Gli spunti di riflessione sono molteplici e oltre ad annichilire lo spettatore (con le paranoie di Jim White) questo film narra una storia totalmente "gradevole". Non pesa neanche per un minuto e la visione risulta scorrevole. La trovata dell'influenza dei gatti (che mi ha ricordato la salsa di soia di John Dies at the End) è a dir poco geniale e ricordate: le cosce che apparentemente sembrano di tacchino, in realtà sono di emu!!




regia 8 8
sceneggiatura 8,5
cast 8
scorrevole;
la fotografia;
gli incubi e le paranoie del protagonista.
annichilisce;
semplice semplice (che non è necessariamente un difetto);
in Italia non pervenuto.