31 maggio 2012

Sucking My Love

Sweet and timely caress, dear babe fulfillin' me
I can feel her heart, it's beating down inside

DIAMOND HEAD - Sucking My Love

27 maggio 2012

Molto forte, incredibilmente vicino



regia Stephen Daldry
sceneggiatura Eric Roth
soggetto
Jonathan Safran Foer
anno 2012
genere Drammatico
cast Thomas Horn, Max von Sydow, Tom Hanks, Sandra Bullock, Viola Davis, John Goodman, Jeffrey Wright, Zoe Caldwell, Hazelle Goodman


" Era passato un anno dalla morte di mio padre, e percepivo che i miei otto minuti con lui stavano finendo. "


il noleggiatore
In una data particolare come quella del settembre 2001 si possono trovare storie tristemente interessanti che rimangono maledettamente ancorate alle terribili vicende incise in quell'undicesimo giorno del mese. Le cose cambiano in un istante, un momento può decidere l'intera esistenza di una persona o addirittura di un intero gruppo di persone. Ma qui limitiamoci a considerare una singola persona, in dettaglio una rimasta intrappolata in una delle torri gemelle, quel fatidico giorno. E che poi magari era lì solo per un appuntamento, questa persona. Nel film questa nostra figura prende le sembianze del signor Thomas Schell, padre di Oskar Schell e marito di Linda Schell. Si riesce a sentire molto forte il peso che viene dato all'attimo: un attimo è l'eternità, un'immenso campo che risucchia tutti i nostri pensieri.
Una pellicola molto frastagliata nella parte introduttiva, mischia tanto e il fatto di dover attingere dal romanzo di Foer la fa sembrare dura. Ma poi vedi lo svolgimento e ti chiedi se quello spezzare non sia voluto e proprio sulle note conclusive ti ritrovi a dover ricredere tutto quello che avevi percepito. Come se ci fosse un cavaliere armato di spada che prima di colpirti con un taglio netto, carica il braccio lentamente molto lentamente. e poi zac ci rimani secco. dritto al cuore.
A momenti alterni il giovanetto irrita, ma ecco l'ingresso di Max von Sydow e tutto passa con questa persona che comunica tutto. Il film cambia, vuol dire che il cavaliere ha incominciato il suo movimento offensivo, la sua carica è finita. La pellicola di per sé non è il massimo, ma vale tanto.

11 settembre 2001, le torri gemelle vengono attaccate da due aerei di linea. Le strutture sulle quali si reggono gli edifici risentono del contraccolpo quasi dopo un'ora e mezza. Un'ora e mezza dopo l'impatto e la prima delle due torri crolla, subito dopo la segue la gemella. Con un passo successivo posso avvicinarmi maggiormente alla questione del film, tirando in ballo una metafora sfruttata dallo stesso protagonista. Più o meno dice quanto segue.
" Se il sole dovesse esplodere, per otto minuti neppure ve ne accorgereste, perchè tanto serve alla luce per viaggiare fino a noi. Per otto minuti, il mondo sarebbe ancora illuminato, e si sentirebbe ancora il calore. "
Quando la torre collassò ne rimase vittima il padre del protagonista. Il film segue la storia ad un anno di distanza. Questo anno equivale agli "otto minuti" che separano il piccolo dalla perdita totale di quello che gli rimane del padre, ricordi, emozioni, sensazioni. Questi otto minuti vorrebbe farli durare una eternità, prima che la luce si spenga per sempre.

7

20 maggio 2012

Bellflower



regia Evan Glodell
sceneggiatura Evan Glodell
soggetto Evan Glodell
anno 2012
genere Drammatico, Azione
cast Evan Glodell, Tyler Dawson, Jessie Wiseman, Rebekah Brandes, Vincent Grashaw

- Le cose andranno male.
- Come fai a saperlo?
- Perché succede sempre così. Ti ferirò e non potrò farci niente.
- Ah, e come sai che non ti ferirò io?
- Ne dubito.

Madre Medusa


Due amici che condividono la passione per un film. Quando erano piccoli registrarono su cassetta Mad Max e lo rividero per centinaia e centinaia di volte, rendendosi ossessionati dall'universo ideato da George Miller. Adesso ricreano armi e veicoli dalle fattezze apocalittiche per prepararsi ad essere i dominatori delle strade quando in un futuro prossimo lo scenario catastrofico diventerà una realtà. Non immaginate troppo perchè il presente si svolge nella periferia di Los Angeles dove Woodrow, uno dei due amici, si innamora di Milly. Aiden, l'altro pazzo amico, continua il progetto "Medusa" senza l'appoggio del fedele compagno. La filosofia di Aiden e Woodrow è quella di muoversi senza rimanere attaccati a nessun luogo, ma quando il loro essere in continuo movimento -lo spostarsi da un posto all'altro- viene meno, il rischio di marcire nel paesino di Milly si fa forte. Livelli di tensione consistente, drammaticità scioccante.
Folle, folle, folle. Una pellicola totalmente fuori dai canoni cinematografici. Anzi mi fermo a una pellicola totalmente fuori. Quasi documentaristica. I protagonisti sono suonati come delle campane e tra citazioni di Lord Humungus e poderose sbronze, passano intere giornate ricreando e testando, in un piazzale abbandonato, strumenti distruttivi. Per fare due esempi... fucile a canne mozze e lanciafiamme. Alla ricerca del veicolo (e chi ha visto Mad Max sa a cosa mi riferisco) raccattano tutto quello che gli capita, rigorosamente con aspetto apocalittico. Si respira odore di cherosene per tutti i centocinque minuti. Immaginate questo film come un lanciafiamme... ecco la fiamma pilota viene accesa subito nell'incipit con questa citazione:

"Lord Humungus non sara' sconfitto"

segue subito dopo una scena con derapata di una macchina super truccata, la Madre Medusa che diventerà il simbolo della storia dei due amici, si potrebbe quasi dire che ne sia figlia perchè quello che noi vediamo è anche la sua genesi. Fiammata. Altra fiammata.
Bellflower spettacolare come una fiammata.
Contorto, sporco, cattivo ma maledettamente straordinario.
8

12 maggio 2012

Mortal Kombat: Legacy




regia Kevin Tancharoen
sceneggiatura Ed Boon
anno 2011
genere Arti marziali

Samantha Tjhia ↝ Kitana
Jolene Tran ↝ Mileena
Ryan Robbins ↝ Raiden
Ian Anthony Dale ↝ Scorpion
Kevan Ohtsji ↝ Sub-Zero
Shane Warren Jones ↝ Cyrax
Fraser Aitcheson ↝ Baraka
Matt Mullins ↝ Johnny Cage
Darren Shahlavi ↝ Kano
Jeri Ryan ↝ Sonya Blade
Michael Jai White ↝ Jax Briggs
Mortal Kombat: Rebirth
All'origine prefazione di un possibile film, poi un plausibile episodio pilota di una web series. Di fatto rimane un cortometraggio che introduce personaggi rudi, molto meno fantasy (rispetto alle prime trasposizioni cinematografiche), in una storia sufficientemente realistica. Crudo e cattivo. Risultato impressionante che stende grazie alla combinazione di tratti horrorifici, clima thriller e dinamiche action. L'intenzione del regista (e ballerino e coreografo) Kevin Tancharoen è quella di stimolare una grossa casa di produzione (Warner Bros.) a riprendere in mano Mortal Kombat per una nuovissima trasposizione, più viva e affascinante. La reazione del pubblico è stata entusiastica ma la big Bros. gli concesse di girare solo una serie ad episodi.

Mortal Kombat: Legacy
Il torneo di Mortal Kombat è il filo conduttore di ogni episodio, in maniera implicita poichè vengono presentati i "candidati" (ciascuno nel suo episodio dedicato) prima dell'inizio effettivo della competizione - un come ci sono arrivati - senza mai scostarsi dal modello introdotto nello strepitoso prologo Mortal Kombat: Rebirth. Della trama non racconto nulla perchè la magia sta tutta nella bravura di regista e soci nel narrare le varie vicende. Gli episodi sono nove, tutti reperibili su YouTube, scritti da Tancharoen, Todd Helbing e Aaron Helbing. Universo completamente rinnovato, un restyling che non si limita ai personaggi cardine della serie videoludica ma che straripa nelle nuove tecniche cinematografiche con stupendi effetti speciali. Su tutti gli episodi, in particolare (anche se li ho trovati tutti deliziosi), ho preferito il sesto dedicato a Raiden e il settimo/ottavo (stesso episodio diviso in due parti) per la storia di Scorpion and Sub Zero.

11 maggio 2012

Eri lì torta sul piatto, sapevo che forse avevi bisogno di aiuto

Il mio nuovo manifesto, ueoh!



P.S.: i Mägo de Oz in realtà non c'entrano niente (titolo del video fuorviante). Il gruppo in questione si chiama Mojinos Escozíos. Il nome della canzone non sono riuscito - purtroppo - a scoprirlo.

01 maggio 2012

Star Wars: Episodio I - II - III - IV - V - VI

Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana...




regia George Lucas
sceneggiatura George Lucas
soggetto George Lucas
anno 1999
genere Fantascienza, Azione
cast Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd, Ray Park, Ian McDiarmid, Pernilla August, Hugh Quarshie, Frank Oz, Ahmed Best
Episodio I - La minaccia fantasma

"Gravi tumulti hanno travolto la galassia a causa della tassazione sulle rotte mercantili verso i sistemi stellari periferici. L'ingorda federazione dei mercanti, sperando di risolvere la questione, ha schierato micidiali astronavi da guerra per impedire tutte le spedizioni nel piccolo pianeta di Naboo. Mentre il congresso della Repubblica discute senza sosta l'allarmante succedersi degli eventi, il cancelliere supremo ha inviato segretamente nella Galassia due Cavalieri Jedi, i guardiani della pace e della giustizia, per risolvere il conflitto."

La prima parte dell'universo starwarsiano vien presentata ad intervalli di varia lunghezza, si passa dalle vicende riguardanti la Federazione dei Mercanti in alleanza con i Sith, alla fuga della regina Amidala sotto la protezione dei cavalieri Jedi. La narrazione viene tenuta in vita proprio grazie a questo scambio, sequenze relativamente brevi e numerose senza eccessi sconvolgenti di velocità. Ampio spazio viene dedicato al capitolo tenuto sul pianeta Tatooine, con particolare risalto dato alla corsa degli sgusci. Questa gara presenta aspetti straordinari dal punto di vista tecnico: audio ed effetti speciali al massimo livello, molto coinvolgente. Di notevole importanza anche il duello/triello tra i due cavalieri Jedi protagonisti e il guerriero Sith, Darth Maul; nel mentre la regina riesce ad ottenere l'aiuto del popolo dei Gungan per affrontare una guerra contro i droidi nemici. Fine con Obi-Wan che diviene il maestro di Anakin e la pace regna sul regno.

Episodio II - L'attacco dei cloni

"C'è grande agitazione nel Senato della Galassia. Molte migliaia di sistemi stellari hanno dichiarato la loro intenzione di staccarsi dalla Repubblica. Il movimento separatista, capeggiato dal misterioso conte Dooku, sta rendendo arduo al limitato numero di Cavalieri Jedi mantenere la pace e l'ordine nella galassia. La senatrice Amidala, ex regina di Naboo, fa ritorno al Senato della Galassia per votare su una questione cruciale: la fondazione di un ESERCITO DELLA REPUBBLICA in appoggio ai Jedi in difficoltà..."

Dieci anni dopo Obi-Wan Kenobi maestro del giovane padawan Anakin Skywalker. Lo spirito ribelle del ragazzo si comincia ad intravedere. Anche se questo aspetto secondo me poteva essere elaborato in modo diverso, la differenza tra ragazzo buono e ragazzo cattivo appare ridicola, anche colpa dell'attore non perfetto per il ruolo. La narrazione si divide in due, un filone che segue le gesta di Obi-Wan alla ricerca del cacciatore di taglie - parte che dà al film un connotato thriller - e un altro filone, sentimentale, circa la relazione tra Anakin e la senatrice Padmé Amidala. Mentre l'aspetto thriller riesce bene, quello sentimenta-lat-oscuro non convince appieno. Sul finale comunque, a parti riunite (ma che poi si ridivideranno, attenzione), tutto tende ad essere sbrigativo. Anche in questo secondo episodio si hanno notevoli cambi di scena con intermezzi full action. Muta pure in videogioco. Se solo avessi avuto un joypad... Destinato ad essere un film di mezzo, e non un film a sé stante come solo alcuni episodi della serie riescono ad essere.


regia George Lucas
sceneggiatura George Lucas
soggetto George Lucas
anno 2002
genere Fantascienza, Azione
cast Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Christopher Lee, Ian McDiarmid, Samuel L. Jackson, Temuera Morrison, Jimmy Smits, Peter Mayhew, Silas Carson, Bruce Spence, Frank Oz, Ahmed Best



regia George Lucas
sceneggiatura George Lucas
soggetto George Lucas
anno 2005
genere Fantascienza, Azione
cast Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Christopher Lee, Ian McDiarmid, Samuel L. Jackson, Pernilla August, Temuera Morrison, Daniel Logan, Frank Oz, Matthew Wood
Episodio III - La vendetta dei Sith

"È guerra! La Repubblica crolla sotto gli attacchi dello spietato Signore dei Sith, conte Dooku. Si contano eroi in ambedue gli schieramenti. Il Male è ovunque. Con un'azione spettacolare, il malvagio comandante dei droidi, generale Grievous, è entrato nella capitale della Repubblica e ha rapito il cancelliere Palpatine, capo del Senato della Galassia. Mentre l'Esercito Separatista di Droidi cerca di abbandonare la capitale assediata insieme al prezioso ostaggio, due Cavalieri Jedi sono alla testa di un'impresa disperata: liberare il Cancelliere prigioniero..."

È guerra. Molta più azione, molti più duelli e molta più devastazione. Il lato oscuro adesso più palpabile assorbe il "debole" Anakin "Darth Vader" Skywalker. Film veloce come pochi ma dal clima quasi ottimale per il passo definitivo, con questo si conclude la nuova trilogia e si prepara il campo per la vera trilogia originale. Precursore degli avvenimenti narrati nel quarto episodio, questo film alza di un spanna il livello del precedente - e meno incisivo - capitolo, permettendo finalmente di assaporere una buona porzione di Guerre Stellari quelle vere però. Tutto in crescendo rispetto al fiacco secondo capitolo, recitazione matura e più seria - complici anche le numerose battaglie e quindi i movimenti continui -, sceneggiatura più curata e con meno parti di solo parlato, e molte ma molte più astronavi (è un film di fantascienza dopo tutto, ricordiamolo). L'effetto finale è tipo: "ah, hai capito adesso!!!" (ovviamente per chi conosce già l'altra trilogia)

Episodio IV - Una nuova speranza

"È un periodo di guerra civile. Navi spaziali ribelli, colpendo da una base segreta, hanno ottenuto la loro prima vittoria contro il malvagio impero galattico. Durante la battaglia, spie ribelli sono riuscite a rubare i piani segreti dell'arma decisiva dell'Impero, la MORTE NERA, una stazione spaziale corazzata di tale potenza da poter distruggere un intero pianeta. Inseguita dai biechi agenti dell'Impero La principessa Leila sfreccia verso casa a bordo della sua aeronave stellare, custode dei piani rubati che possono salvare il suo popolo e ridare la libertà alla galassia..."

Vedere questo film dopo aver visto la "nuova trilogia" è come prendere una boccata d'aria fresca. Ci si rende conto da subito della enorme stazza di questo episodio. Il primo della trilogia originale, l'introduttivo. La forza dei personaggi si riconosce subito appena vediamo il trio Chewbecca, Han Solo e Luke Skywalker entrare nella Morte Nera per liberare la principessa Leila. Il carattere degli attori colpisce, impossibile rimanerne indifferenti. Proprio in questo film viene anche introdotta per la prima volta la grandiosa navicella spaziale Millennium Falcon, capace di intraprendere il famoso salto nell'iperspazio, di viaggiare oltre la velocità della luce e di seminare una nave imperiale. Effetti speciali favolosi che pur essendo stati realizzati negli anni settanta ancora adesso riescono a dire qualcosa. Rispetto alla trilogia nuova si sente maggiormente l'imponenza del valore fantascientifico che questo film si porta dietro ancora a distanza di decenni. L'unica vera limitatezza si ha nei duelli a spade laser, molto più statici e modesti. Forte la presenza di Harrison Ford nel cast, con un personaggio simbolo. Non si hanno troppi avvenimenti tra i più disparati ma anzi la vicenda segue un filo logico abbastanza conciso senza troppi cambiamenti dispersivi (anche se ci sono comunque parecchie ambientazioni).


regia George Lucas
sceneggiatura George Lucas
soggetto George Lucas
anno 1997
genere Fantascienza, Azione
cast Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Peter Mayhew, David Prowse, Peter Cushing, Anthony Daniels, Kenny Baker, James Earl Jones



regia Irvin Kershner
sceneggiatura Leigh Brackett, Lawrence Kasdan
soggetto George Lucas
anno 1980
genere Fantascienza
cast Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Billy Dee Williams, Peter Mayhew, David Prowse, Anthony Daniels, Kenny Baker, James Earl Jones, Frank Oz
Episodio V - L'Impero colpisce ancora

"Sono tempi duri per la ribellione. Nonostante la Morte Nera sia stata distrutta, le truppe imperiali hanno stanato le forze ribelli dalle loro basi nascoste e le hanno inseguite attraverso la galassia. Dopo essere sfuggito alla temibile flotta stellare dell'Impero, un gruppo di combattenti per la libertà guidato da Luke Skywalker ha stabilito una base segreta sul lontano mondo di ghiaccio del pianeta Hoth. Il malvagio Lord Dart Fener, ossessionato dall'idea di trovare il giovane Skywalker, ha inviato migliaia di sonde fino ai più lontani confini dello spazio..."

L'inizio è uno dei più calmi. Niente duello subito in partenza. Ritirati sul pianeta Hoth in mezzo alla neve e al freddo, le forze dell'Alleanza riorganizzano il proprio potere. Nel frattempo l'Impero trova le loro coordinate sul pianeta e così sono costretti a fuggire. La vicenda si divide solo ora tra la storia di Luke Skywalker sul pianeta Dagobah per seguire gli insegnamenti (imparare a controllare la Forza e diventare così cavaliere Jedi) del maestro Yoda, e la fuga del Millennium Falcon con a bordo Ciube, Han e la principessa Leila. Molto lineare e senza troppe elementi dispersivi, l'episodio sviluppa le tematiche lasciate in sospeso dal precedente capitolo. Si conclude con Darth Vader che tenta l'inesperto Luke al Lato Oscuro della Forza senza però riuscirci. Un finale aperto ad un capitolo successivo, si deve recuperare l'ibernato Han Solo da Jabba the Hutt. Nel complesso meno dialoghi, meno battaglie ma molte più scene girate all'interno di navicelle spaziali. Vero protagonista del film il Millennium Falcon in concomitanza con Chewbecca, al secondo posto Lando Calrissian.

Episodio VI - Il ritorno dello Jedi

"Luke Skywalker è tornato al suo pianeta natale Tatooine nel tentativo di strappare il suo amico Ian Solo dalle grinfie del malvagio bandito, Jabba The Hutt. Luke non può sapere che l'Impero Galattico ha iniziato in gran segreto la costruzione di una nuova stazione spaziale corazzata ancora più potente della temuta Morte Nera. Una volta completata, quest'arma risolutiva segnerà la fine del pugno di ribelli che lottano per restituire la libertà alla galassia...."

Si riprende da dove si era lasciato, recuperare Han Solo da Jabba the Hutt sul pianeta Tatooine. Ibernato nella grafite è rimasto tutto questo tempo esposto come trofeo nella dimora di Jabba. Luke finalmente è diventato un cavaliere Jedi. Ogni nodo viene al pettine, con questo episodio: tutte le relazioni parentali vengono svelate. Leila e luke sono fratelli gemelli separati alla nascita per nasconderli dal padre e dall'imperatore. Volata finale. Luke come il padre sarà tentato dal Lato Oscuro ma non cederà come fece lui. Tutto si svolge perfettamente, i meccanismi erano stati già posizionati nell'episodio V e qui ogni cosa viene eseguita seguendo una narrazione da spettacolo. Il più divertente dei capitoli, forse anche il mio preferito. Partecipazione straordinaria del popolo Ewok, a completare l'universo starwarsiano già enormemente ampio. La Morte Nera sta per essere ricompletata e il trionfo finale dell'Alleanza mette fine ad ogni piano malefico dell'Impero. Il ridottissimo lato buono di Darth Vader riesce ad affiorare proprio nel finale, amore per il figlio e morte dell'imperatore. Fine.


regia Richard Marquand
sceneggiatura George Lucas, Lawrence Kasdan
soggetto George Lucas
anno 1983
genere Fantascienza
cast Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Alec Guinness, Billy Dee Williams, Peter Mayhew, David Prowse, Anthony Daniels, Kenny Baker, Sebastian Shaw, Ian McDiarmid, Denis Lawson, Jeremy Bulloch, James Earl Jones, Frank Oz