03 ottobre 2013

Dracula

Titolo Dracula
Autore Bram Stoker
Prezzo 9,00 €
Dati 1897, 496 p.

La storia narra la venuta del Conte Re nella Londra del 1890. Una ricostruzione avvenuta grazie agli estratti di lettere e diari ci mette al corrente del grande potere del Conte, la sua capacità di tramutare in bestia e quella di diventare vapore. Sembra quasi segnato il destino per l'intera civiltà inglese, incombe su di loro la possibilità di essere trasformati in non-morti. Un gruppo di coraggiosi, quasi tutti professori di alto rango, riesce a contrastare il controllo mentale e neutralizzare la forza satanica dello straniero. Questa squadra, capeggiata dal professor Van Helsing, respinge il Conte verso la terra d'origine, la Transilvania, dove gli verrà inflitto il colpo di grazia.

Pochi libri riescono a trasmettere una stizza simile e quasi mai riescono a far emergere il senso di impotenza davanti a qualcosa di terrificante con una tale normalità. Una delle figure mostruose più famose che nasce grazie al mito dei vampiri, Dracula, non poteva che prendere forma dalle pagine di questo libro. Alcune fonti storiche attestano la veridicità del personaggio ma il grande merito lo dobbiamo al grande scrittore Bram Stoker. Non potevo credere, mentre leggevo, che un romanzo così affascinante fosse stato scritto un secolo e passa prima. La struttura narrativa incute ancora più timore perché fa sembrare le vicende vere. Lo stesso livello di tensione che ho provato solo con le vicende della Umbrella Corporation raccontate attraverso la raccolta di diari che potevano essere ritrovati all'interno del videogioco Resident Evil.

Romanzo epistolare pressoché unico nell'analizzare le paure dei personaggi attraverso le loro stesse affermazioni (come Zeno Cosentini, più vicino a noi e forse per questo più conosciuto). Considerato l'ultimo romanzo gotico, sancisce la fine di un filone letterario portato ai livelli massimi da Mary Shelley con Frankenstein, Stevenson, Poe in un secolo costellato da numerosi romanzi di questo genere narrativo.

« Benvenuto nella mia casa! Entrate libero e franco. Andatevene poi sano e salvo, e lasciate alcunché della felicità che arrecate! »

regia / 9,5
sceneggiatura /
cast /
strutturalmente ineccepibile;
horror pregevole.
l'accento del professore Abraham Van Helsing;
il mito dei vampiri (purtroppo oggi tanto inflazionato);
mette ansia.

12 commenti:

  1. Romanzo pregevole, dopo 120 anni si legge ancora con mucho gusto
    Mio figlio, che si è stabilito da quelle parti, mi informa che Whitby è frequentata (soprattutto d'estate) da battaglioni di turisti "letterari", su e giù per la famosa gradinata e presso la panchina (fasulla come il balcone di Giulietta a Verona, ma sai com'è...) in cui Dracula diede il meglio di sé

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    1. Si, concordo, avere 120 anni e dimostrarne 18...
      Non lo sapevo che la panchina di Lucy fosse una meta turistica... sicuramente se capitassi da quelle parti ci andrei (come sono andato a vedete il balcone di Giulietta)

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  2. Uno dei romanzi più belli... funziona sempre!
    Splendido anche il film che ne fu tratto negli anni '90.

    Moz-

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    1. Verissimo, è proprio bello.
      Bellissimo pure il film che devo rivedere in questi giorni,giusto per l'occasione.

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  3. lo lessi dopo che uscì il film di Coppola e mi piacque moltissimo, come del resto mi è piaciuto moltissimo Frankenstein. in effetti li vorrei rileggere...

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    1. Il film è da tantissimo che non lo rivedo ma rimedierò.
      il libro invece era la prima volta che lo leggevo... fantastico!

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  4. Un ottimo romanzo! Dovrei rileggerlo, visto che l'ultima "ripassata" risale ad un sacco di anni fa XD

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    1. Ottimo senza ombra di dubbio. È talmente bello che rileggerlo non potrebbe che essere un piacere.

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  5. Ho sempre pensato che ci fosse un significato nascosto dentro Dracula.
    Come se Stoker volesse parlarci di un male occulto che è intorno a noi...
    Almeno mi ha dato questa sensazione

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    1. interessante questo tuo punto di vista... e non è neanche del tutto infondato anzi a ragione ci sono molti elementi , ora che mi ci fai pensare, che sostengono questa tua tesi.

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  6. A me personalmente il libro mi ha deluso tantissimo.
    Quando lo lessi, nella mia prima adolescenza, ero molto euforica nell'avvicinarmi nella lettura di quello che fu uno dei capostipiti del genere horror e vampiri, la me reduce della visione di vampiri del calibro di Nosferatu, Bela Lugosi, era piena di aspettative gotiche, oscure, dai risvolti affascinanti... invece mi è apparso un libro noioso e lento. Gli unici capitoli che avevano un qualcosa di interessante erano i primi, l'ultima parte del libro, ricordo, che fu una tremenda delusione! quel rincorrersi in mezzo al bosco mhh che noia non vedevo l'ora che finisse.

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    1. Benvenuta... Mio Amor :)
      Ci sono due possibilità, o sei Dracula o questo libro non ti è piaciuto davvero. Nel secondo caso non sei l'unica, sono diverse le persone che la pensano in questo modo. Personalmente invece la penso esattamente in maniera opposta: ho ringraziato Dio che non ci fossero analogie con gli stereotipi cinematografici, ho adorato le lunghe attese, i tempi di narrazione e ho amato i personaggi. Sono i punti di vista...

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